Logo_Alpinismo_GiovanilepiccoloUN MONDO, QUELLO DELL’AG, IN CONTINUA EVOLUZIONE

Tra le attività proposte dal Cai, molteplici diversificate e tutte rivolte a coloro che non vedono la montagna come un luna-park, bensì a quanti, negli alpeggi in rovina piuttosto che nei segni dell’uomo sui quali ormai ha preso il sopravvento il bosco e l’incuria, sintomo evidente questo di abbandono, riescono a intravvedere un mondo che ha una vita propria, fatta di fatiche inenarrabili e sacrifici enormi, legata ad una secolare cultura che, grazie alla frenesia del mondo moderno, rischia di scomparire per sempre, meritano certamente un posto d’onore quelle portate avanti dall’Alpinismo Giovanile.
Un mondo, quello dell’A.G., in continua evoluzione, grazie alla peculiarità insita nel suo operare con i giovani. Essi, con la trepidazione che li contraddistingue e quella voglia appassionata di conoscere che sta alla base del loro crescere sono in continuo fermento, desiderosi si di “andare” ma anche di “conoscere” e ciò fa si che noi Accompagnatori si debba essere sempre attenti da un lato alla sicurezza e dall’altro a tutte quelle tematiche con le quali loro, i giovani, sentono di doversi confrontare, impegnandoci ad assecondare la loro voglia di comprendere, di scoprire e di assimilare per meglio domani custodire.
In un momento nel quale, è inutile negarcelo, i ragazzi sono sempre più prigionieri di un mondo virtuale è di fondamentale importanza la conoscenza, anche e soprattutto fisica, di coetanei provenienti da altre realtà dell’A.G., con i quali instaurare quel rapporto di amicizia che sta alla base di una futura, serena convivenza.
In questo i ragazzi, non sono secondi a nessuno: solo loro riescono, dopo appena una giornata trascorsa assieme, ad essere “amici da sempre”.
È spettacolare sentirli discorrere degli interessi e delle passioni che li accomuna e, perché no, anche dei problemi, che sono i medesimi da nord a sud, quasi a voler sottolineare che, essere ragazzi e faticare per diventare grandi, è un impegno simile per tutti loro, ben al di la delle differenze dettate dalla latitudine.
Questa “condivisione” spontanea, questo scambio ininterrotto di esperienze ha, ai nostri occhi di adulti, un non so che di magico, oseremmo dire surreale, che ci porta a pensare: non c’è tecnologia che tenga: i ragazzi, se lasciati alla loro spontaneità, e non catapultati in quel vorticoso mondo del quale noi li vorremo da subito protagonisti, sono ancora capaci di stupirci.
Anche se questo comporta fatica e sacrificio è operando in tal senso che si riesce a far capire ai ragazzi l’importanza dell’essere, contrapposta alla futilità dell’apparire. Noi siamo ormai pronti per continuare l’avventura ci troveremo in Valmalenco dal 4 all’11 luglio, con base a Chiareggio per andare alla scoperta di questa valle.
Il progetto dal titolo: “Comunicare la montagna”Terreno d’incontro come stile di vita nel rispetto dell’ambiente e della persona. Vivere la montagna ad occhi aperti. Alla scoperta della Valmalenco. Viaggio attraverso il cibo per conoscere una comunità”, vedrà partecipanti delle sezioni Melzo e Catania. L’idea è nata in occasione dell’Expo che vede tra i propri partner anche la Regione Siciliana. Siamo in attesa del patrocinio delle due Regioni, dell’Expo, dei comuni interessati e di altri enti che daranno maggiore risalto alla nostra iniziativa.

A breve pubblicheremmo il programma.

La commissione di Alpinismo Giovanile della Sezione.